«BLK JKS fuse the electro-funk experimentalism of TV on the Radio with the Afro-pop guitars of Vampire Weekend, and drop in hints of jazz, ethnic African music, and the prog-rock of contemporary acts like the Mars Volta» SPIN
Con un album e due EP prodotti tra il 2009 e il 2010 dalla Secretly Canadian, la band sudafricana BLK JKS – da pronunciare Black Jacks – ha letteralmente stregato la stampa internazionale, imponendosi tra le realtà più interessanti nel panorama della contaminazione musicale africana. “After Robots”, il loro unico disco, conquista in quegli anni Rolling Stone -con tanto di copertina dedicata- e si lascia etichettare dalla più snob Pitchfork come: «Un’opera estremamente ambiziosa, con incursioni in picchiata nel kwaito, nello ska, nelle atmosfere reggae, nel jazz e nel prog». Non a caso, il noto dj globe-trotter Diplo dopo averli scoperti decise di presentarli al mondo definendoli i TV On The Radio sudafricani. Lakeside, uno dei brani di questo disco, è parte della colonna sonora del videogame Fifa 2010, quasi a sottolineare l’anima pop e al contempo estremamente eclettica della band. Astraendosi dal territorio d’origine, ma solo per ricaderci dentro con una furia capace di far esplodere e rinnovare potentemente la tradizione, i BLK JKS costruiscono un universo musicale nuovissimo e, soprattutto, non incasellabile in nessun genere. Dopo ben cinque anni di silenzio interrotti da brevi collaborazioni -come l’apertura per i Foo Fighters nello stadio di Johannesburg, lo scorso dicembre, per volontà dello stesso Dave Grohl- la band formata da Mpumelelo Mcata -recentemente impegnato in veste di regista con il film “Black President”- Molefi Makananife, Tshepang Ramoba, Hlubi Vakalisa e Tebogo Seitei, arriva in Italia per presentare dal vivo il nuovissimo album. Un live che, ancora una volta, promette di sovvertire, attraverso quel mood di matrice africana, gli stilemi dell’alternative rock o, come presagiva nel 2010 Rolling Stone, di affermare i BLK JKS come la rock ‘n’ roll band che stavamo aspettando dopo Smiths, Cure e Doors.