«The music of King Ayisoba is not mainstream music. It is part of the fringe of committed African music and haunting» SONGLINES
Nativo del nord-est del Ghana, King Ayisoba comincia a suonare il Kologo (liuto tradizionale a due corde) da giovanissimo, accompagnando il bestiame nei villaggi. Da adolescente si trasferisce nella cosmopolita giungla urbana di Accra, primo embrione di uno stile che guarderà sempre verso due poli apparentemente opposti: tradizione e modernità. La sua particolare estetica musicale, che mescola i beat contemporanei ad una voce roca e agli strumenti tradizionali, gli ha permesso in breve di divenire uno degli artisti ghanesi più seguiti al di fuori del continente africano. Nel 2008 incontra Arnold de Boer aka Zea, frontman del gruppo punk-jazz olandese The Ex, che da allora produce i suoi dischi e lo invita a suonare nei grandi festival europei. Concerti unici, dove i codici musicali vanno in frantumi grazie ad un’energia dirompente e primordiale. Ora finalmente il disco nuovo, 1000 Can Die (ospiti Orlando Julius e Lee ‘Scratch’ Perry), in uscita il 31 marzo sulla prestigiosa Glitterbeat di Chris Eckman (Walkabouts, Dirtmusic).